

I test su strada dimostrano che i camion a GNL causano fino a 5 volte più inquinamento atmosferico
Test commissionati dal governo dei Paesi Bassi dimostrano che i camion a gas naturale liquefatto (GNL) inquinano l’atmosfera fino a 5 volte di più rispetto ai propri corrispettivi a diesel. Risultati, questi, in aperto contrasto con le dichiarazioni dei produttori di autocarri, secondo i quali i camion a GNL ridurrebbero le emissioni di ossido di azoto (NOx) di più del 30%. [1] [2] Secondo Transport & Environment (T&E), che pubblica oggi i risultati dei test, i governi dell’UE dovrebbero esimersi dall’incoraggiare l’acquisto di camion a GNL inquinanti e, pertanto, rimuovere le bassissime aliquote fiscali attualmente applicate ai gas fossili per il trasporto nella maggior parte dei paesi.
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I tre camion a GNL sottoposti a test emettevano dalle 2 alle 5 volte più NOx contaminante rispetto al camion a diesel. I valori più contenuti sono stati ottenuti quando i camion hanno circolato in un percorso misto urbano, regionale e autostradale. Nelle aree urbane i camion a GNL emettono dalle 2 alle 3,5 volte più NOx rispetto al camion a diesel dalle emissioni più basse registrate durante i test. I camion alimentati a biometano (biogas), produrrebbero le stesse emissioni atmosferiche inquinanti dei camion a gas fossile, perché le caratteristiche dei carburanti sono identiche.
Veronica Aneris, manager per l’Italia a T&E, ha dichiarato: “I camion a gas sono tutt’altro che puliti e, di fatto, possono addirittura essere peggiori dei diesel. È tempo che i responsabili politici prendano in esame le nuove evidenze e pongano fine alle sovvenzioni ai camion a gas, agli investimenti per le infrastrutture e agli sgravi fiscali per ciò che è null’altro che l’ennesimo carburante fossile.”
I test su strada dimostrano inoltre che tutti e tre i camion presi in esame producono livelli di emissioni di particolato comparabili a quelli dei camion a diesel.[3] Le particelle in questione penetrano in profondità nel polmone umano e vengono assorbite nel flusso sanguigno, causando malattie cardiovascolari, ictus e cancro ai polmoni.[4] Questi risultati si trovano in aperto contrasto con le campagne pubblicitarie dei costruttori, secondo i quali, con i camion a GNL, le emissioni di particolato verrebbero quasi completamente eliminate.[5] [6]
I camion a gas, inoltre, non offrono una soluzione realistica ai fini della decarbonizzazione: nel caso degli Scania e degli Iveco con motore ad accensione comandata si è registrata un’emissione di gas serra di scarico (GHG) più bassa soltanto del 3-5% rispetto al camion a diesel con i risultati più contenuti in fase di prova. Il camion GNL della Volvo con iniezione diretta ad alta pressione (HPDI) riduce le emissioni del 14%. Calcoli effettuati da T&E dimostrano però che, prendendo in considerazione anche fattori quali l’opera di estrazione e il trasporto del gas, nonché le perdite di metano, i camion a GNL con accensione comandata risultano molto più dannosi per il clima rispetto ai diesel, mentre quelli dotati di sistema HPDI offrono soltanto benefici limitati. [7]
Il gas fossile utilizzato nel settore dei trasporti, ciononostante, gode del sostegno dei governi europei mediante sgravi fiscali, esoneri dai pedaggi e sovvenzioni (consultare la tabella più in basso). Senza queste sovvenzioni non esisterebbe mercato per il gas nel settore dei trasporti.
Veronica Aneris, conclude: “Da un lato il Piano Nazionale Energia e Clima prevede l’aumento dei punti di rifornimento per i camion a GNL da poche decine oggi a 800 unità nel 2030. Dall’altro il gas naturale per il trasporto continua a essere considerevolmente sottotassato. Di fatto, tale quadro politico, invece di stimolare l’industria manifatturiera ad investire in soluzioni a zero emissioni, favorisce la crescita del mercato del gas dei trasporti. Una scelta errata, che molte case automobilistiche, arrivate oggi in ritardo nel mercato della mobilità elettrica, stanno pagando a caro prezzo”.
“Ci auguriamo che il nuovo esecutivo, nel nome del green new deal che è centrale al contratto di governo, accolga larichiesta di T&E e altre principali associazioni ambientaliste italiane di eliminare lo sgravio fiscale al gas naturale nei trasporti, un sussidio ambientalmente dannoso, non diverso da quello a petrolio o carbone.”
Nota agli editori:
[1] https://www.cryogas.pl/pliki_do_pobrania/artykuly/Cryogas_IVECO_Report._Polish_road_tests_.pdf
[2] https://www.scania.com/group/en/its-a-liquefied-gas/
[3] Le emissioni particolari dei tre veicoli a GNL sono state misurate su strada con attrezzatura PEMS; i risultati medi dei quattro veicoli diesel sono invece stati determinati mediante test di laboratorio (dinamometro di chassis).
[4] https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/ambient-(outdoor)-air-quality-and-health
[6]
https://www.scania.com/group/en/its-a-liquefied-gas/
[7] Emissioni tank-to-wheel (dal serbatoio alle ruote) sulla base di dati ottenuti mediante test condotti dal governo dei Paesi Bassi alla TNO. Emissioni well-to-tank (dal pozzo al serbatoio) e well-to-wheel (dal pozzo al volante) calcolate sulla base di analisi T&E effettuate con dati provenienti dal calcolatore dell’impatto ambientale della Volvo Trucks.
Leggi dell’altro:
Link al report T&E:
https://www.transportenvironment.org/publications/do-gas-trucks-reduce-emissions