• L’auto elettrica usata? Dipende dal settore del leasing

    Su dieci veicoli che ogni anno entrano nel mercato dell'usato nell'UE, quattro provengono dal settore del leasing. Con una più rapida decarbonizzazione del settore fino a 18 milioni di BEV usate in più al 2035, di cui 3,3 milioni in Italia

    Tra oggi e il 2035, con gli attuali tassi di elettrificazione del parco circolante, 33 milioni di famiglie europee potranno acquistare auto elettriche (BEV) sul mercato di seconda mano. Ma un nuovo rapporto di Transport & Environment (T&E), l’organizzazione ambientalista indipendente europea, mostra come questi numeri potrebbero crescere sensibilmente se il settore del leasing si impegnasse a decarbonizzare le sue flotte più rapidamente. Secondo tale rapporto, se le sette principali multinazionali del settore elettrificassero completamente le loro flotte entro il 2028, e la restante parte del leasing facesse altrettanto entro il 2030, si arriverebbe al 2035 con un’offerta di  51 milioni di BEV usate, e 8 milioni di queste auto costerebbero meno di 10.000 euro. In Italia, al 2035 si arriverebbe ad un totale di 5.8 milioni di auto elettriche  disponibili sul mercato dell’usato: 3,3 milioni in più rispetto allo scenario base. 

    Le società di leasing possiedono milioni di auto che dopo un periodo di possesso piuttosto breve (tipicamente 36/48 mesi) vengono rivendute sul mercato di seconda mano. Ogni anno circa 4,6 milioni di autovetture che entrano nei mercati dell’usato dell’UE provengono dal settore del leasing. Le loro flotte sono pertanto il bacino primario da cui si costituisce tale mercato. Una rapida transizione del leasing equivarrebbe alla possibilità per milioni di consumatori e famiglie di accedere a una mobilità finalmente pulita: veicoli elettrici più economici, con la possibilità di risparmiare migliaia di euro ogni anno. 

    In Europa 8 cittadini su 10 acquistano un’auto di seconda mano

    Oggi quasi otto cittadini europei su dieci, quando devono comprare un’auto, acquistano un veicolo di seconda mano. Questa percentuale sale ulteriormente tra le persone con reddito medio-basso (90%); ma la propensione a rivolgersi al bacino dell’usato è alta persino tra le fasce di reddito più elevate (62%).

    Nel nostro Paese il mercato dell’usato è grande 3,5 volte quello delle auto nuove. 

    Passare da benzina a elettrico farebbe risparmiare alle famiglie italiane 6000 euro in 7 anni.

    Secondo uno studio dell’organizzazione europea dei consumatori BEUC, un veicolo elettrico a batteria (BEV) di seconda mano ha costi di possesso molto più bassi di un’auto a benzina usata. Le famiglie italiane potrebbero risparmiare 6.000 euro in 7 anni passando all’usato elettrico piuttosto che acquistando un’auto a benzina di seconda mano. Ecco perché il costante afflusso di auto elettriche sul mercato dell’usato è così importante, afferma T&E.

    L’effetto delle società di leasing sul mercato dell’usato 

    “Le auto elettriche usate sono l’opzione più economica per le famiglie. Permettono di risparmiare sui costi al momento dell’acquisto e per tutta la durata di vita dell’auto. La loro disponibilità sul mercato dell’usato può essere di grande beneficio per una platea ampia di  consumatori. Ed è qui che entrano in gioco le società di leasing: perché dal loro impegno a decarbonizzare le proprie flotte, oltre a un’importante riduzione delle emissioni, dipende anche un accesso più ampio alla mobilità pulita per i cittadini”, spiega Elena Lake, Electric Fleets National Lead Italia.

    Settore del leasing strategico per la transizione, ma le società non hanno fissato il phase out delle auto a combustibili fossili

    Il settore del leasing rappresenta un canale fondamentale per l’accesso delle auto sul mercato del second hand. Su dieci veicoli che ogni anno entrano nel mercato dell’usato nell’UE, quattro provengono dal settore del leasing. Se le società di leasing elettrificassero la propria flotta più rapidamente, il ritmo con cui il mercato dell’usato diventerebbe verde accelererebbe consistentemente. Ma al momento non è così. Una ricerca di T&E ha dimostrato che, nonostante le dichiarazioni di leadership verde, le società di leasing non si stanno muovendo abbastanza velocemente nella transizione verso le auto elettriche. Per esempio, nessuna delle maggiori società di leasing europee ha fissato una data per il phase out delle auto a combustibili fossili, mentre il loro livello di adozione delle BEV è a malapena in linea con quello del mercato complessivo.

    La situazione in Italia

    Dal momento che la quota di elettrificazione del settore leasing è a oggi molto più bassa rispetto a quella degli altri principali mercati europei, per l’Italia la sfida sarebbe ancora più grande. Questo, però, significa anche che decisioni più ambiziose in materia di transizione da parte delle società di leasing porterebbero maggiori benefici. L’impatto sul mercato delle auto usate per l’Italia sarebbe di 3,3 milioni di veicoli aggiuntivi entro il 2035, un sostanziale raddoppio rispetto allo scenario di base (+130%).

    L’associazione di Consumatori Altroconsumo dichiara: “Oggi in Italia un’auto su quattro, tra quelle immatricolate annualmente, è in leasing. Dopo circa tre anni questi veicoli vengono destinati, in larga parte, al mercato di seconda mano. Promuovere una più diffusa elettrificazione del mercato del leasing, quindi, può dare in prospettiva un contributo importante nel rendere l’auto elettrica sempre più diffusa, accessibile e conveniente. Si tratta di aumentare le opzioni di accesso alla mobilità pulita e di garantire la possibilità per i consumatori di acquistare veicoli elettrici relativamente recenti, più economici rispetto al nuovo e “ricondizionati”, ovvero con prestazioni della batteria garantite. In ogni caso, resta indispensabile che si continui a sviluppare, in parallelo, una infrastruttura di ricarica diffusa ed efficiente, su tutto il territorio nazionale”.

    “Il massiccio afflusso di auto elettriche a prezzi accessibili sul mercato dell’usato è possibile e le società di leasing ne sono la chiave di volta. Non è un’esagerazione dire che queste società possono accelerare e democratizzare l’auto elettrica, rendendola accessibile all’assoluta maggioranza delle persone. Al di là dei loro obiettivi di mercato, hanno una enorme responsabilità ambientale e sociale che non possono eludere”, conclude Elena Lake.

    [1] BEUC (2021). Electric cars: calculating the total cost of ownership for consumers (technical report) (link). Dati relativi al terzo periodo di proprietà.