• Target di CO2 per i furgoni troppo deboli per rallentare la fonte di inquinamento stradale in più rapida crescita dell’Unione Europea

    Come dimostra un nuovo studio, negli ultimi tre anni, a causa di target di CO2 troppo deboli, le emissioni di CO2 dei nuovi furgoni non sono diminuite. I dati analizzati da Transport & Environment (T&E) mostrano che le norme europee sulle emissioni sono così deboli che quasi tutti i costruttori di furgoni riescono a soddisfarle senza vendere nemmeno un veicolo a zero emissioni. Con l’aumento costante delle consegne a domicilio, i furgoni sono il mezzo di trasporto su strada che provoca il maggiore aumento di emissioni nell’Unione Europea.

    Carlo Tritto, Policy Officer di Transport & Environment Italia, ha dichiarato : “Ci troviamo di fronte a un pericoloso cocktail tra l’aumento delle vendite di furgoni e l’impennata delle emissioni che essi producono. Gli standard entrati in vigore all’inizio del 2020 avrebbero dovuto rendere i furgoni più puliti, ma le case costruttrici non hanno dovuto fare praticamente niente per soddisfarli. Con gli attuali target di CO2 tutt’altro che ambiziosi, il boom dell’e-commerce sta diventando un incubo per il nostro pianeta e per la qualità dell’aria delle nostre città.”

     

    Le emissioni totali dei furgoni sono aumentate del 58% dal 1990. Con il boom delle consegne a domicilio, le vendite di furgoni sono salite quasi del 60% dal 2012.  Lo scorso anno, solamente il 2% dei furgoni venduti era elettrico, mentre per il settore delle auto ogni 10 vetture vendute, una era elettrica. Secondo l’analisi di T&E, le vendite di furgoni elettrici resteranno ferme tra il 2% e l’8% nel 2029, a meno che l’Unione Europea non aumenti l’ambiziosità dei target di CO2 per i veicoli; questo nonostante i furgoni elettrici di piccole dimensioni abbiano minori costi di acquisto e di gestione e che, secondo un recente studio commissionato da T&E, tutti i furgoni elettrici – di grandi e piccole dimensioni – costeranno meno di quelli tradizionali entro il 2026.

     

    Carlo Tritto ha concluso: “Da un punto di vista economico, i furgoni elettrici sono vantaggiosi ma i costruttori non sono incentivati a venderli. Questo sta portando a un inquinamento insensato. L’imminente revisione degli standard di emissioni dei furgoni offre all’Unione Europea un’opportunità senza precedenti per rafforzare i target e promuovere la diffusione dei furgoni elettrici”.

    Secondo quanto calcolato da T&E, l’attuale target non ambizioso per il 2030 – pari a una riduzione del 31% – dovrebbe essere anticipato al 2027 e aumentato in modo costante fino al 2035. Questa misura dovrebbe essere associata all’introduzione di un target per i furgoni elettrici tale da accelerarne la produzione, in modo che l’Unione Europea possa eliminare gradualmente le vendite di tutti i furgoni a combustibili fossili entro il 2035, come si rende necessario per raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050.

    Il prossimo giugno, la Commissione Europea prevede una revisione degli attuali standard europei per le emissioni di CO2 dei furgoni.

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